Domenica prossima, alle ore 20,45, alla Sardegna Arena il Cagliari riceverà la visita dell’Inter. Una sfida dal sapore particolare per due protagonisti di quest’ultima sessione di mercato. Stiamo parlando di Nicolò Barella e Radja Nainggolan, entrambi con le valigie in mano, entrambi sullo stesso volo ma con direzioni opposte.
IL TRASFERIMENTO DI BARELLA
Torniamo indietro di qualche mese. Siamo a gennaio, il calciomercato invernale è nel vivo dell’azione. Barella è uno dei prezzi pregiati “Made in Italy” ma alla fine decide di declinare qualsiasi offerta e di rimanere legato al Cagliari. No secco al Chelsea (dove il vice era Zola), no secco al Napoli, no secco a qualsiasi tipo di destinazione. Chiude la sessione ed ecco che incominciano a trapelare le prime voci. Nicolò Barella ha un accordo con l’Inter e con Giuseppe Marotta; il tutto per la prossima sessione di mercato. A far da “megafono” ecco una cena a Milano tra Barella, Nainggolan e Beltrami (procuratore di entrambi i giocatori). Passano i giorni ed aumentano le voci. “Barella ha preso casa a Milano da marzo”, “Barella è molto amico di Nainggolan”, “Barella tifava Inter da piccolo”. Arriviamo così alla sessione estiva. La richiesta di Giulini è di circa 50 milioni di euro. Ecco che allora partono i primi nomi come eventuali contropartite. Bastoni, Eder e Pinamonti su tutti. Il presidente rossoblù non intende però abbassare la sua richiesta ma Marotta, forte dell’accordo con il giocatore, temporeggia in attesa di soluzione. Ed ecco che allora scende in campo la Roma (o forse no) che punta dritta sul talento sardo. Il 13 luglio ecco arrivare la svolta, Barella è un nuovo giocatore dell’Inter. La formula però è qualcosa di clamoroso. Prestito con obbligo di riscatto dilazionato in più anni.
NAINGGOLAN IS COMING HOME
Discorso totalmente diverso per Radja Nainggolan. Il belga la scorsa estate è stato il grande colpo nerazzurro. Un affare inseguito da tempo e che ha comportato anche il sacrificio del giovane Zaniolo. Nainggolan durante l’anno però non è stato sempre al centro del progetto, tant’è che è stato messo anche fuori rosa per 10 giorni per via del suo comportamento. La società, di comune accordo con Antonio Conte, ha quindi deciso di cederlo nonostante sia stato portato in tournée. Ecco quindi sorgere un grosso problema. Cedere il centrocampista senza compiere una minusvalenza, ovvero cederlo per circa 25 milioni di euro. La Cina risulterà essere la destinazione giusta, soldi per l’intero cartellino del belga. Ma ecco “spuntare” l’ostacolo più grande. Claudia, moglie del giocatore, rivela di essere malata di cancro e che quindi dovrà lottare contro questo male. Nainggolan giustamente decide di rimanere vicino alla famiglia e rifiuta qualsiasi destinazione lo porti lontana da essa. Nasce così la pazza idea Cagliari. Il ritorno del figliol prodigo. Ma come fare, vista l’enorme spesa? Semplice, riduzione dell’ingaggio e formula del prestito secco. Un grandissimo gesto da parte della società nerazzurra. Radja saluta, almeno per il momento, l’Inter dopo una sola stagione.
UNA STORIA DA “QUASI AMICI”
Galeotto fu Beltrami, ci verrebbe da dire. Radja Nainggolan e Nicolò Barella si sono spesso incontrati lungo il loro cammino. Lo stesso passato rossoblù, lo stesso procuratore ed ora l’Inter. Il belga da sempre ha indiziato Barella come il suo erede, come il giocatore in cui si rivede. La loro amicizia è nata così fuori dal campo, tra una cena con Beltrami e qualche vacanza passata al mare in quel di Cagliari (come lo scorso luglio). Radja ha quindi fatto da “chioccia” al piccolo Barella. Tanti consigli prima di approdare a Milano, consigli che certamente arriveranno anche in futuro. Ma ora è tempo di sfida, la rivincita per Nainggolan, una rivincita per dimostrare che “non è finito” e che la società milanese ha sbagliato a non puntare su di lui. Una sfida invece dal sapore “strano” per Barella, che spera che il suo popolo non smetta di amarlo neppure dopo questa sua nuova avventura. In molti lo pensano, in molti lo dicono, vedere Barella a Cagliari da avversario farà veramente un certo effetto. Poteva nascere un ottimo “Tag Team” tra i due, ma il destino, almeno per ora, non ha voluto che i due giocassero con la stessa maglia nello stesso momento.
Nainggolan e Barella, mai nemici ma sempre amici, o per meglio dire “quasi amici”.
I PRECEDENTI
Lo scorso anno i due giocatori si sono divisi la posta in palio da avversari. All’andata, a Milano, Nainggolan e compagni vinsero per 2 a 0 a fine settembre. Al ritorno, fu Barella a portare a casa i tre punti. 2 a 1 ai primi di marzo.
La stagione precedente, quella 2017/2018, il belga sconfisse il sardo per 1 a 0 sia match dell’Olimpico che in quello disputato in terra sarda. Nel 2016/2017 Barella strappa il pari (2 a 2) in casa, mentre esce sconfitto per 1 a 0 nel match di ritorno giocato a Roma.
Gli scontri tra i due calciatori sono quindi a favore di Nainggolan, che conduce la personale partita con 4 vittorie, 1 pareggio ed 1 sconfitta.