“Signora non si preoccupi per la doccia, mi dica come accendere la tv per vedere il Giro” dev’essere andata più o meno così, quel 27 maggio a Calascibetta nell’entroterra Ennese. Lorenzo voleva assolutamente vedere la Corsa Rosa nella tappa che partiva vicino a casa sua e dove Nibali sarebbe tornato lo Squalo; quel giorno, però, il grande appassionato era dall’altro lato del Belpaese a pochi giorni dalla fine del suo Giro d’Italia.
Lorenzo Spanò, lo scorso 15 maggio, è montato in sella alla sua bicicletta partendo da Torino, ha raggiunto l’amico Lamberto Pozzati a Vercelli ed insieme sono partiti. ‘Pedalando per non dimenticare‘ e di chilometri i due ne hanno macinati parecchi dato che, dall’ombra della Mole, hanno attraversato l’Italia (costeggiando il Mar Adriatico) per giungere poi in Sicilia. Il finale tra Liguria ed ancora Piemonte. Insomma, un vero e proprio ‘Giro al contrario’ terminato venerdì. Due padri con una grande esperienza di vita alle spalle: i loro figli hanno superato malattie emato-oncologiche e così, con l’aiuto dell’UGI – Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini – della quale fanno parte, hanno voluto percorrere l’Italia incontrando, lungo il tracciato, le famiglie con esperienze simili per ricordare chi ha sconfitto la malattia e chi non c’è più.
Un cammino colmo di emozioni come Lorenzo Spanò ha raccontato a LoSport24.com:” Il viaggio comincia dalla preparazione e le emozioni nascono già contattando le famiglie che incontreremo durante il tour, il secondo per me.” Effettivamente ‘Pedalando per non dimenticare‘ è giunto alla seconda edizione, Spanò aveva percorso la prima in solitaria. Nel curriculum anche un tour della Germania (arrivando a Norimberga) con la medesima nobile causa. “Gli episodi da ricordare sono tantissimi, ogni chilometro è stata una emozione diversa. In particolare tre anni fa, passai da Nola dove però non era prevista una tappa. Mi ricordai che da lì veniva una famiglia molto simpatica della quale si erano perse le tracce dopo le perdita del piccolo Enzo di 5 anni. Decisi così di cercarla quando ad un certo punto, due gemelli che gestivano un chiosco abbassarono la serranda e mi accompagnarono da loro perchè capirono quanto fossi emozionato. Mi accolse la nonna che mi abbracciò senza conoscermi ma vide le mie foto con Enzo in braccio ed allora capì. Fu qualcosa di straordinario. Un episodio simile mi è accaduto quest’anno con una famiglia di Torino di Sangro, un paesino dell’Abruzzo; anche quella tappa non era prevista ma fu una sensazione straordinaria.”
“A Palermo” prosegue Spanò “mi ha accolto il vice sindaco consegnandomi la pergamena della città, poi a Calascibetta, in provincia di Enna, ci fu questo episodio da ridere. Sono una grande appassionato di ciclismo ed appena potevo guardavo gli highlights per vedere come fosse andata la tappa del giorno al Giro d’Italia; capitai là mentre Nibali stava facendo il diavolo a quattro a Risoul. La signora gentilissima si arrovellava a spiegarmi come funzionasse la doccia ma io ero ansioso di vedere gli ultimi chilometri della tappa.”
(Spanò a Bellissimi con Niccolò Bonifazio e Croce Bianca Imperia)
“Tra i miei atleti preferiti c’è Niccolò Bonifazio che conobbi alla serata ‘Campioni di Solidarietà‘. E’ una grande persona e ci ha accompagnato sulla salita di Bellissimi, alla penultima tappa. Era leggermente in ritardo all’appuntamento e lo abbiamo addirittura fatto scattare! Poi si è fermato a chiacchierare per più di un’ora. E’ stata una gran bella sorpresa organizzata dagli ‘Amici di Bellissimi’, dove sono stato accolto anche dal grande Giuseppe Perletto.”
(Giuseppe Perletto, Niccolò Bonifazio e Lorenzo Spanò)
Lorenzo Spanò e Lamberto Pozzati pedalano nella convinzione del motto ‘il bene e la solidarietà non hanno confini’. Sono due gran bei passisti, quasi quasi servirebbero a qualche ammiraglia tra i pro:” Lamberto è arrivato fino a Reggio Calabria poi ha dovuto prendere l’aereo per tornare a lavoro. Ma alla partenza titubava e sono certo che, se non avesse già fatto i biglietti, avrebbe proseguito il nostro Giro.“ Chiunque voglia aiutare l‘ UGI e la sua nobilissima causa può farlo donando il proprio 5×1000 ed indicando il codice fiscale 03689330011.
Mentre Vincenzo Nibali dipingeva il suo capolavoro (un’altra perla in una carriera magnifica), Lorenzo e Lamberto firmavano un’impresa ancora più importante. I due in continua fuga per combattere il tumore dei bambini, due grandi gregari della beneficenza.