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BOXE – Federica Bianco ci racconta il suo sogno americano

BOXE – Federica Bianco ci racconta il suo sogno americano

Federica Bianco (2-1-0), pugile nata a Genova, sta vivendo il sogno di molti pugili italiani. Lei sta iniziando la sua carriera pugilistica negli Stati Uniti.  Il suo score segna due vittorie, di cui una per KO, e una sconfitta. Una  delle vittorie con Elisa “The Bomb” Collaro, anche lei una delle nostre pugili emigrate negli USA.

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Federica Bianco è una pugile aggressiva sul ring e come leggerete in questa bella intervista rilasciata ai nostri microfoni il panorama americano, in maniera speciale New York, la rispetta per questo.

Come ti sei avvicinata alla boxe?

Come quasi tutte le donne pugili che conosco, quasi per caso, in un percorso tortuoso che mi ha portato dal teatro alla danza, alle arti marziali, e infine alla boxe. Ma della boxe mi ha catturato il ritmo, e l’onesta della competizione nel ring. La boxe è l’arte di mantenere calma e sangue freddo nel caos, e’ questo la rende davvero catartica. Questo non vuol dire che il mio viaggio termini con il pugilato, ma senz’altro me sarà una lunga tappa.

La scelta del pugilato in america è il sogno di ogni pugile, che tipo di esperienza stai vivendo? E che differenze trovi con l’italia?

Mi sono trasferita negli Stati Uniti più di dieci anni fa per finire l’Università, e poi sono rimasta per il Dottorato, ma ho messo i guanti per la prima volta solo poco piu di 6 anni fa. La mia esperienza del pugilato italiano si limita alle visite Natalizie ed estive, quando mi alleno con il gruppo di Boxe Boccadasse (sono di Genova e la mia famiglia e’ ancora li). Il gruppo di Boccadasse è meraviglioso, ma certo le opportunità di allenamento, di competizione con campioni e con allenatori storici sono incomparabili con gli Stati Uniti!

Hai combattuto con Elisa Collaro un altra pugile italiana negli USA, come hai vissuto il derby? Come ha reagito il pubblico a due pugili italiane che si confrontano?

Non solo entrambe italiane in USA, ma entrambe italiane a New York! Elisa ed io ci conosciamo, e siamo amiche, e soprattutto abbiamo tantissimi amici in comune. Anzi, eravamo state “premiate” insieme nel primo “Italian American Boxing Awards”. Organizzato alla storica palestra Gleason’s da Floriano Pagliara (ex campione europeo e italiano, anche lui che vive a New York) il 21 Settembre scorso. Purtroppo le opportunità di combattere sono pochissime per le donne. Mi spiego: un anno fa ci avevano proposto un incontro a NY. Eravamo entrambe fresche di debutto professionale. Io ne ero felicissima, perchè immaginavo potesse essere una occasione di promozione d’oro per entrambe, un match tutto italiano, con la comunità italo-americana di New York che adora il pugilato e i suoi pugili! Sfortunatamente non se n’è potuto fare nulla (sospetto che il pensiero fosse che un incontro più avanti nella carriera di entrambe potesse essere una mossa pubblicitaria migliore). Alla fine, entrambe avendo problemi a trovare incontri abbiamo combattuto a Rochester, dove io non conosco nessuno, e neanche lei credo, e dove non abbiamo connessioni con la comunità italiana, con solo pochi amici a guardarci. Dell’incontro pero’ sono stata contenta. Elisa e una boxer più elegante di me, ma io sono più aggressiva, un inside fighter, e più forte. Ho controllato il ring, e ho vinto, secondo tutti i giudici, tutti e 4 i round. Ma Elisa e un’ottima boxer, e ci siamo promesse di ri-incontrarci nel ring.

Vivendo l’ambiente di New York conoscerai la Hardy e la Ashley, due regine nei supergallo. Quanto è importante confrontarsi con campionesse del genere?

Certo, ma non solo! Conosco e ammiro entrambe. Hardy è una lavoratrice instancabile. Quando vado alla Gleason Gym, che non è la mia palestra ma vado spesso per fare a guanti con le atlete che si allenano li (comprese loro due), Heather e’ sempre li ad allenarsi. Ed e’ instancabile anche nel lavoro di promozione dei suoi match! Questa davvero è la differenza più significativa che le ha permesso una carriera così rapida. Il lavoro di promozione è, se fatto bene, un lavoro a tempo pieno, e anche in quello lei è una campionessa.

Ma Alicia Ashley è la mia boxer preferita, oltre che essere mia grande amica: per me è vicina ad essere un mentore, o una guida. Ho l’incredibile fortuna di fare a guanti con lei spesso. Il fatto che sono una pugile aggressiva la aiuta a prepararsi per certe avversarie, come le Messicane (I messicani, come sapete, sono notoriamente pugili aggressivi, e ci sono molte donne pugili messicane). E’ un incredibile onore e un piacere fare a pugni con lei. E’ anche stata nel mio angolo per alcuni combattimenti amatoriali. Quando vado a fare a guanti a Gleason’s e il mio allenatore, Jason Strout, non può venire con me, c’è lei al mio angolo (mentre quando sono senza allenatore e faccio guanti con Alicia a volte vengo adottata dallo storico Hector Roca – l’allenatore di Arturo Gatti e di Alicia, e molti altri campioni!).

Poi ci sono Ronica Jeffrey, Melissa Stvil (classi di peso più alte, ma lo stesso lavoriamo insieme). Una settimana fa Ava Knight era in transito a NYC e abbiamo fatto a guanti. Ma queste sono solo alcune delle tante altre pugili di calibro mondiale! Vivere a New York per un pugile è davvero un’opportunità unica. E’ importante confrontarsi, e la chance di imparare da esperti campioni mondiali e’ impagabile. E certamente il sapere che me la cavo nel ring con le migliori donne del mondo mi riempie di orgoglio e mi dà fiducia in me stessa, di cui ovviamente tutti i pugili hanno bisogno!

E’ una voce diffusa che un altra italiana, la campionessa europea dei piuma Vissia Trovato, voglia scendere nei supergallo per confrontarsi con il palcoscenico americano. Cosa pensi di lei? Magari un nuovo match tutto italiano sul territorio statunitense potrebbe essere interessante…

Un’altro match Italiano sarebbe bellissimo, anche se in realtà io non sono supergallo. Lo sono per necessità, perchè è difficile trovare avversarie e fare incontri, e si prende il peso che si trova. Sono registrata come supergallo perchè il mio primo match era a 122lb (54 chili), e gli altri due combattimenti ho avuto peso gallo. Ma in realtà il mio peso di combattimento preferito sarebbe supermosca (52.1) o anche mosca (51). Chi è del settore sa quanto possano essere importanti differenze di peso all’apparenza così piccole.

Ringraziamo Federica Bianco per l’enorme disponibilità che ci ha dimostrato. La seguiremo nei suoi prossimi impegni per tenervi aggiornati. Chissà magari la sfida tra Vissia Trovato e Federica Bianco prenderà forma, e vedremo di nuovo un grande spettacolo tra due combattenti italiane.

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Federico Falzone