“Two is megl che uan” citava in inglese maccheronico una famosa pubblicità di una nota marca di gelati, per pubblicizzare il suo biscotto ai due gusti. Ed effettivamente non aveva tutti i torti.
A Kazan, Simone Ruffini diventa il campione del mondo della 25 chilometri e Matteo Furlan lo segue al terzo posto, bissando lo stesso metallo ottenuto nella 5 Km meno di una settimana fa. Un oro e bronzo che squarcia di gioia e luce una giornata ventosa e uggiosa che comunque non aveva mosso le acque del bacino sul fiume Kazanka, piatto e torbido. Tra gli azzurri c’è lo statunitense Alex Meyer, ma poco importa, perchè il risultato è il migliore della storia nella specialità: questa è infatti la prima storica doppietta dell’Italia sulla distanza più lunga, che aveva già portato l’argento di Sergio Chiarandini a Perth 1991 e di Marco Formentini a Melbourne 2007 e poi la medaglia d’oro di Valerio Cleri a Roma 2009. Tutte affermazioni tra le onde, come a voler dire che gli Italiani tra le acque libere non sono solo abili navigatori, ma anche eccellenti nuotatori.
