Isaac Makwala, sprinter del Botswana, era stato allontanato dalle gare dei Mondiali di atletica a causa di un brutto virus che lo aveva colpito ma, riammesso dalla Iaaf, ha conquistato la semifinale dei 200 correndo da solo.
#London2017 Esultanza con flessioni per #Makwala dopo aver corso da solo per qualificarsi alla semifinale dei 200m (ore 21:55 @RaiDue) pic.twitter.com/HYyWppygfC
— RaiSport (@RaiSport) 9 agosto 2017
Makwala è stato uno degli atleti che tra domenica e lunedì sono stati colpiti da un brutto virus gastrointestinale. Il trentenne, presentatosi la scorsa sera per gareggiare la semifinale dei 400, era stato respinto in malo modo.
Terminato il periodo di quarantena, la Iaaf ha deciso di far disputare a Makwala da solo la batteria per le qualificarsi alle semifinali.
E così è stato. Isaac Makwala si è qualificato per la semifinale dei 200 correndo senza avversari. Nonostante la pioggia egli ha chiuso in 20’’20, raggiungendo quindi i 24 colleghi già qualificati (il tempo limite per la qualificazione alla semifinale era 20’’53). Tagliato il traguardo, con la solita fasciatura al braccio destro, si è messo a fare le flessioni, tanto per mostrare al mondo che scoppia di salute.
Queste le parole dell’atleta del Botswana: “E’ stato un sabotaggio, o qualcosa di simile. Se al mio posto ci fosse stato un atleta britannico, gli avrebbero concesso di scendere in pista”.
Makwala, inoltre, ha dichiarato sul proprio profilo Twitter di non essere stato visitato da alcun medico e di godere di un ottimo stato fisico: l’atleta ha lanciato un’accusa ben precisa al governo britannico.