Come si può allenare il talento? Dove si può arrivare con il solo impegno e i tanti sacrifici in allenamento? A questa e ad altre domande, tutte molto interessanti, ha provato a rispondere il leader nel campo delle scommesse online Betway, con un’interessante intervista con l’allenatore di Lorenzo Sonego, ovvero Gipo Arbino.
Ebbene, per chi non lo sapesse, tutti e tre i tennisti italiani che sono riusciti a raggiungere la top 30 del ranking mondiale, hanno in comune un aspetto che, seppur spesso si tende a sottovalutare, spiega molto bene come potrebbe anche essere uno dei motivi per cui sono arrivati così in alto. Sia Berrettini che Sinner, ma anche Sonego, hanno sempre avuto un solo allenatore, ovvero il loro maestro storico che li ha presi “in cura” fin da quando erano piccoli.
Sul blog L’insider, è stato proprio il tecnico di Lorenzo Sonego, Gipo Arbino, a svelare una serie di retroscena sul percorso in carriera fatto fino a questo momento dall’atleta torinese e sui suoi principali obiettivi per il 2022.
La differenza tra Sonego e gli altri tennisti
Sonego, rispetto a quanto è avvenuto con altri giocatori che sono stati allenati da parte di Gipo Arbino, è riuscito ad entrare nella Top 100 del ranking Atp. Ebbene, quali sono gli aspetti che hanno fatto a tutti gli effetti la differenza? Secondo lo storico coach del tennista piemontese, è stata una combinazione di fattori a fare davvero la differenza.
Nel caso del buon Lorenzo, da un lato ha fatto la differenza il suo carattere, sempre positivo e ben determinato, ma a incidere maggiormente sul suo percorso e sulla sua crescita è stato anche il fatto di avere una naturale predisposizione al lavoro. Allenamenti, spirito di sacrificio che l’ha portato a passare anche diversi mesi lontano da casa per affrontare diversi tornei in giro per il mondo.
È chiaro che poi anche diverse doti a livello fisico hanno avuto un impatto importante: nel caso del tennista piemontese, il suo coach Arbino ha messo in evidenza come non sono mai mancate coordinazione, velocità di apprendimento e rapidità, anche mentale. Solo in questo modo, Sonego è stato in grado di diventare protagonista di un percorso di crescita che, in sostanza, non si è mai arrestato.
Cosa aspettarsi dal futuro
Durante l’anno scorso Sonego è stato in grado di migliorare la sua posizione nel ranking ATP, ma è chiaro che adesso gli occhi di tutti i tifosi italiani sono rivolti al 2022 e a quello che il tennista piemontese saprà fare in questo nuovo anno.
Per il suo coach, Lorenzo ha fatto un 2021 veramente di alto livello, con ottime prestazioni inframezzate da qualche scivolone, come ad esempio quanto avvenuto nell’Australian Open oppure nello US Open, con l’ultima sconfitta in Coppa Davis che è probabilmente quella che l’ha scombussolato maggiormente dal punto di vista mentale.
Cosa ha sbagliato in quel caso Sonego? Arbino sottolinea come il problema principale sia stato la tensione: non è stato tanto l’aver affrontare quello che è a tutti gli effetti un buon giocatore, ma aver sentito in maniera eccessiva la pressione del torneo. La prestazione è stata decisamente negativa e ci sono stati pochissimi sprazzi del suo vero tennis. Di solito Sonego è in grado di tirare fuori il massimo da tornei del genere, ma in quel di Torino ha accusato un po’ troppo il senso di responsabilità.
L’obiettivo per il 2022, ora, è quello di raggiungere le ATP Finals che si disputeranno a Torino. Un traguardo estremamente complicato, ma che Sonego ha intenzione di raggiungere a tutti i costi, anche per via del fatto che, in fondo, gioca davvero “in casa”.