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Ligue 1: il calcio francese si interroga sulla scelta (presa) di cristallizzare il campionato 19/20

Ligue 1: il calcio francese si interroga sulla scelta (presa) di cristallizzare il campionato 19/20

La Ligue 1 è stato il primo e unico tra i maggiori campionati europei a dichiarare anzitempo la chiusura dei giochi. Il titolo nazionale è stato vinto ufficialmente dal Paris Saint-Germain. Nel giro di qualche settimana, però, la Bundesliga è tornata regolarmente in campo e molti altri Paesi stanno seguendo l’esempio dei tedeschi. Insomma, la decisione dei francesi sta risultando affrettata e le polemiche non mancano. C’è chi vorrebbe giocare le partite rimanenti in calendario esattamente come sta accadendo nel resto del continente.

Lo scenario è surreale. C’è ancora chi non comprende il perché della chiusura anticipata e non aveva voce in capitolo per farsi avanti, così la questione dello stop della Ligue 1 è arrivata anche in Parlamento. 6 senatori hanno presentato un emendamento alla legge sulla gestione della crisi pandemica che offre uno spiraglio alla possibilità di riprendere da dove ci si era interrotti. La Lega è sempre stata contraria a questa prospettiva, anche perché i numeri alla Camera non sono favorevoli. Tuttavia, si parla di circa un miliardo di Euro di perdite.

Per la massima istituzione calcistica francese non si poteva fare altrimenti, con buona pace del presidente del Lione, che ad agosto dovrà giocare il ritorno degli ottavi di Champions League contro la Juventus e arriverà totalmente impreparato sul piano fisico rispetto agli avversari. Dopo aver presentato ricorso davanti al Consiglio di Stato, come le retrocesse Amiens e Tolosa, e dopo aver scritto al Primo ministro, il Lione ha ottenuto almeno la soddisfazione dell’emendamento. La Lega calcio, in ogni caso, preferisce preparare a dovere la prossima stagione piuttosto che tornare a occuparsi di quella già archiviata due mesi fa.

Si tratta di una battaglia contro i mulini a vento nella quale il Lione si è trovato praticamente da solo e che si è risolta con un nulla di fatto. “L’Olympique Lione ha preso atto della decisione del giudice del Consiglio di Stato di non sospendere la decisione di interrompere il campionato adottata dalla LFP il 30 aprile 2020. Tuttavia, la sentenza dice inequivocabilmente che questa decisione è stata presa dal Consiglio di amministrazione della LFP che ha quindi la piena responsabilità di questa decisione. Notiamo che il processo decisionale della LFP è contrario alla circolare Uefa del 23 aprile scorso, che espressamente menzionava che le Leghe dovevano fare del loro meglio per terminare il loro campionato, così come hanno fatto la stragrande maggioranza delle Federazioni affiliate alla Uefa, in particolare le prime quattro, anche attraverso formule adattate”, recita una nota ufficiale della società.

Al club di Aulas è stato assegnato un settimo posto che per poco non consente l’accesso alle coppe europee. Solo vincendo contro il Paris Saint-Germain nella finale di Coppa di Lega il Lione sarebbe sicuro di qualificarsi per la prossima Europa League. Eppure, arrivati a questo punto il miglioramento delle condizioni sanitarie potrebbe permettere davvero una ripartenza del calcio transalpino. Gli addetti ai lavori si stanno spendendo per far di tutto affinché a settembre i tifosi possano essere presenti allo stadio per la nuova stagione. Ormai impera la rassegnazione e persino nelle scommesse online non c’è traccia dei campionati francesi. L’ironia della sorte ha voluto che proprio la nazione campione del mondo in carica rimanesse senza calcio.

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Martina Napolano

Con una laurea in Economia e oltre dieci anni di esperienza, Martina è una copywriter specializzata in economia, business e finanza. Ha collaborato con aziende leader e start-up, creando contenuti chiari e coinvolgenti. Martina è esperta nel rendere accessibili argomenti complessi, aiutando le imprese a comunicare efficacemente con il loro pubblico. La sua passione per la scrittura persuasiva si riflette in ogni progetto, offrendo sempre valore e chiarezza.