CHI E’ MATTEO BERRETTINI/ Matteo Berrettini, l’astro nascente del tennis italiano. L’azzurro, capace di conquistare una storica semifinale agli US Open, adesso troverà di fronte a sè Rafael Nadal. In un insieme di storia passata e sogni presenti e futuri, ecco la grande opportunità per il giovane tennista romano, tanto talentuoso quanto ambizioso. Ma chi è Matteo Berrettini? Scopriamolo insieme!
rMatteo Berrettini: età e data di nascita
Matteo Berrettini, nato a Roma il 12 Aprile 1996, è un tennista italiano.
Matteo Berrettini: la carriera
Gli esordi (2014-2015)
In una carriera iniziata davvero da pochi anni, Matteo Berrettini disputa il suo primo incontro da professionista nell’estate del 2014, precisamente ad agosto, con una sconfitta al primo turno del Futures Italy F27. Nel mese di novembre dello stesso anno partecipa anche al suo primo torneo Challenger, nella località di Ortisei in Trentino-Alto-Adige, dove perde nuovamente al primo turno però, questa volta per mano di Dustin Brown. Il 16 marzo 2015 arriva la svolta: Matteo vince – e convince – il primo incontro della sua carriera da professionista al torneo Futures Turkey F11 di Adalia, battendo il serbo Miki Jankovic. L’italiano vince anche agli ottavi, prevalendo sull’ungherese Gabor Borsos prima di arrendersi ai quarti di finale per mano di Edoardo Emerin. Successivamente, in coppia con Filippo Baldi, conquisterà il suo primo trofeo Futures nel torneo F12 della stessa città turca. Ad aprile dello stesso anno, raggiunge la prima semifinale in singolo della sua carriera, sempre della categoria Futures, nel torneo Greece F3 di Heraklion. Il mese dopo vince il suo primo match a livello Challenger, nel torneo della sua Roma, anche se dovrà arrendersi agli ottavi nel confronto con Kyle Edmund. La settimana seguente, nuovamente in coppia con Filippo Baldi, approda alla finale di doppio del Futures Italy F9 a Santa Margerita di Pula, terminata con una sconfitta. Il primo titolo ITF in singolare della sua carriera, invece, arriva l’11 ottobre al torneo Italy F30 della stessa località sarda, con la vittoria in finale sul connazionale Andrea Basso. Quello stesso giorno vince anche il titolo di doppio in coppia con l’italiano Andrea Pellegrino, in una carriera appena iniziata nel migliore dei modi.
dall’infortunio al ginocchio alla prima prestigiosa finale Challenger (2016)
A causa di un infortunio al ginocchio sinistro, è costretto a restare fuori dai campi da febbraio a settembre nel 2016. Tornato alle gare, si aggiudica il torneo di doppio al Futures Italy F27 di Trieste in coppia con Jacopo Stefanini. La settimana successiva giunge in finale al Futures Italy F28 di Reggio Emilia ma è costretto a dare forfait nella sfida decisiva contro Stefano Travaglia. Nello stesso torneo vince la prova di doppio, sempre in coppia con Jacopo Stefanini. A novembre, grazie a due wild card, partecipa ai tornei Challenger di Brescia e di Andria. Nella città pugliese ottiene il primo risultato prestigioso della sua carriera, battendo nei quarti di finale l’ex top 5 ATP Tommy Robredo, per poi perdere in finale, il 27 novembre, contro Luca Vanni, in tre set. Chiude la stagione al nº 435 del ranking ATP.
ATP, che debutto (2017)
Il 12 febbraio 2017 vince il suo secondo titolo Futures, al torneo Switzerland F1 di Oberentfelden, battendo in finale il francese Laurent Lokoli, testa di serie nº 1. A marzo partecipa al Challenger di Quanzhou dove, partendo dalle qualificazioni, giunge in finale battendo quattro top 200. L’atto conclusivo del torneo lo vede soccombere a Thomas Fabbiano. Il 15 maggio 2017, grazie a una wild card concessa dagli organizzatori, fa il suo esordio ufficiale nel circuito ATP, agli Internazionali d’Italia, perdendo al primo turno contro il nº 1 italiano Fabio Fognini. Il 23 luglio dello stesso anno vince il suo primo trofeo Challenger a San Benedetto, battendo in finale il nº 106 ATP. Il risultato gli consente un balzo di 56 posizioni nel ranking, grazie al quale salirà al 173º posto della classifica mondiale. Il 12 agosto arriva in finale al Challenger di Portorose, dove perde in tre set a vantaggio di Sergiy Stakhovsky. Il 17 settembre raggiunge la finale anche al Challenger di Istanbul, battendo in precedenza Evgenij Donskoj e Aleksandr Bublik. Nell’atto conclusivo si arrende in tre set a Malek Jaziri. Il 16 ottobre raggiunge la 120ª posizione nel ranking ATP, chiudendo la stagione al nº 135, in una personale scalata appena cominciata.
i primi titoli ATP (2018)
Dopo aver superato, a Doha, per la prima volta le qualificazioni in un torneo ATP, il 2 gennaio 2018 vince il suo primo incontro nel circuito maggiore, battendo all’esordio nel tabellone principale Viktor Troicki, in tre set. Al secondo turno viene eliminato da Peter Gojowczyk. Nel torneo di qualificazioni degli Australian Open, supera i primi due turni e viene sconfitto al terzo. Ripescato come lucky loser, entra per la prima volta nel tabellone principale di un torneo del Grande Slam. Al primo turno affronta Adrian Mannarino che lo batte con un triplo 6-4. Al Challenger di Bergamo, dove è testa di serie nº 1, conquista il secondo titolo di categoria, sconfiggendo in finale Stefano Napolitano in tre set, issandosi alla posizione nº 104 della classifica ATP. Nel primo turno delle qualificazioni del Masters 1000 di Indian Wells supera Denis Kudla. Nonostante la sconfitta al turno decisivo contro Peter Polansky, viene nuovamente ripescato come lucky loser grazie al ritiro di Nick Kyrgios. Gioca quindi il suo primo torneo Masters 1000 sul cemento, accedendo direttamente al secondo turno, dove incontra Daniil Medvedev contro il quale si arrende in tre set. Riceve la prima convocazione in carriera nella squadra italiana di Coppa Davis, per i quarti di finale persi dall’Italia contro la Francia, a Genova, dove tuttavia non disputa alcun incontro. Accede direttamente al tabellone principale del Roland Garros, nella quale vince la sua prima partita in una prova del Grande Slam superando al primo turno il tedesco Oscar Otte in quattro set. Al secondo turno batte Ernests Gulbis, sempre in quattro partite. Al terzo turno viene sconfitto da Dominic Thiem. Nel suo esordio al torneo di Wimbledon ottiene un’importante vittoria contro Jack Sock, nº 15 del mondo, al quale rimonta uno svantaggio di due set. Chiude la sua prima esperienza ai Championship al secondo turno, superato da Gilles Simon. Agli US Open esce al primo turno per mano di Denis Kudla. Sul cemento di San Pietroburgo, coglie il suo secondo titolo ATP di doppio insieme al connazionale Fabio Fognini, superando in finale, in due tie-break, la coppia Roman Jebavý-Matwé Middelkoop. Conclude la stagione alla posizione nº 54 del ranking mondiale.
Da Budapest a Stoccarda solo successi. e all’US Open… (2019)
La sua seconda partecipazione agli Australian Open lo vede soccombere in quattro set a Stefanos Tsitsipas, che gli nega il primo successo nel Major australiano. Il 1º febbraio 2019 fa il suo esordio assoluto in Coppa Davis, nel primo turno di qualificazione disputato contro l’India sull’erba di Calcutta e vinto dall’Italia per 3-1, aggiudicandosi in due set il secondo singolare contro Prajnesh Gunneswaran. Nella sua prima gara di doppio in maglia azzurra viene sconfitto in coppia con Simone Bolelli da Rohan Bopanna e Divij Sharan. Tre giorni dopo raggiunge la sua seconda semifinale ATP in carriera nel torneo di Sofia. All’esordio supera in due set Denis Istomin e negli ottavi sconfigge in rimonta Karen Khachanov, testa di serie nº 1 e nº 11 del ranking ATP. Nei quarti completa un’altra rimonta battendo Fernando Verdasco. Nel penultimo atto del torneo perde in tre set contro Márton Fucsovics. L’11 febbraio sale alla posizione nº 46 della classifica mondiale. Al successivo torneo 250 di Marsiglia elimina al primo turno Jérémy Chardy, prima di uscire di scena per mano di Andrej Rublëv. Al Masters 1000 di Indian Wells entra per la prima volta in tabellone per diritto di classifica e viene sconfitto al primo turno da Sam Querrey in tre set. La settimana successiva conquista il Challenger 125 di Phoenix dove nella finale, raggiunta senza perdere un set, sconfigge Michail Kukuščkin al tie-break della terza partita. Il 28 aprile conquista il secondo titolo ATP in carriera a Budapest; sconfigge in due set al primo turno ancora il rivale Michail Kukuščkin e negli ottavi Aljaž Bedene. Nei quarti la spunta su Pablo Cuevas in tre partite e la semifinale lo vede imporsi in due set su Laslo Djere. In finale trionfa su Filip Krajinovic, diventando il quindicesimo tennista italiano ad aver vinto almeno due tornei del circuito maggiore nell’era Open. La settimana successiva giunge per la terza volta in finale in un torneo ATP a Monaco; elimina in due set al primo turno Denis Istomin e al secondo Denis Kudla, nei quarti supera in rimonta Philipp Kohlschreiber e in semifinale batte in due partite Roberto Bautista Agut, centrando la sua nona vittoria consecutiva. Nell’atto conclusivo si arrende a Christian Garín al tie-break del set decisivo. Grazie a questo risultato, il 6 maggio sale al numero 31 della classifica mondiale. Arriva quindi per la prima volta negli ottavi di finale agli Internazionali d’Italia; al primo turno elimina Lucas Pouille in due set, mentre nel secondo supera per la prima volta in carriera un top 10 battendo Alexander Zverev, nº 5 del mondo e finalista della precedente edizione. A estrometterlo dal torneo è Diego Schwartzman, che lo elimina in due partite. Alla sua seconda partecipazione in singolare al Roland Garros, dove è per la prima volta testa di serie (nº 29) in una prova del Grande Slam, viene sconfitto al secondo turno da Casper Ruud, dopo aver eliminato al primo Pablo Andújar. Al secondo turno si conclude anche la sua prima esperienza in doppio in questo torneo, al quale partecipa in coppia con Lorenzo Sonego. Dopo aver sconfitto al primo turno Bruno Soares e Jamie Murray, teste di serie nº 2, i due italiani vengono eliminati in due set dai futuri semifinalisti Guido Pella e Diego Schwartzman. A fine torneo Berrettini sale alla 30ª posizione della classifica mondiale in singolare, diventando il nº 2 del proprio paese. Sull’erba di Stoccarda elimina nei primi due turni lo specialista Nick Kyrgios in due set e il nº 9 del mondo Karen Kachanov, secondo top 10 da lui sconfitto in carriera, al quale lascia soltanto sei giochi. Grazie al successo nei quarti su Denis Kudla, diventa il primo giocatore al mondo a raggiungere nel 2019 tre semifinali su tre superfici diverse. Approda in finale sconfiggendo il giocatore di casa Jan-Lennard Struff, sempre in due partite. Il 16 giugno, nell’atto conclusivo, si impone su Félix Auger-Aliassime conquistando il suo terzo titolo ATP, senza perdere un set e senza mai cedere il servizio. È il secondo tennista italiano della storia ad aggiudicarsi un torneo del circuito maggiore su erba nonché, all’età di 23 anni e 2 mesi, il più giovane giocatore del proprio paese a vincere tre titoli ATP. Al torneo di Halle raggiunge la sua sesta semifinale ATP, la prima in un 500. Negli ottavi si impone in rimonta su Andreas Seppi perdendo il primo set dopo averne vinti 14 consecutivi sull’erba. La striscia di vittorie viene interrotta da David Goffin. Rinuncia a disputare il 250 di Eastbourne per preparare al meglio la sua seconda partecipazione al torneo di Wimbledon dove, accreditato della testa di serie, ottiene il suo miglior risultato in una prova del Grande Slam. Nei primi due turni supera Aljaž Bedene e Marcos Baghdatis. Nei sedicesimi di finale la spunta in cinque set su Diego Schwartzman dopo aver salvato tre match-point nel quarto set, nell’incontro più lungo da lui mai disputato, diventando il quinto (e il più giovane) tennista italiano a raggiungere gli ottavi di finale a Wimbledon nell’era Open. Negli stessi ottavi raccoglierà, però, soltanto cinque giochi contro Roger Federer, nº 3 del mondo e futuro finalista del torneo. Alla sua seconda presenza assoluta agli US Open, vince contro Richard Gasquet il suo primo incontro in carriera nello Slam statunitense. Nei due turni successivi supera Jordan Thompson e Alexei Popyrin in quattro partite. Negli ottavi di finale si impone in tre set su Andrej Rublëv e nei quarti di finale vince al tie-break del quinto set su Gaël Monfils, diventando il quarto tennista italiano a raggiungere la semifinale in un Major nell’era Open, il secondo a realizzare l’impresa nello Slam americano, 42 anni dopo Corrado Barazzutti, e l’unico ad aver ottenuto questo risultato sul cemento. Il resto della storia, è ancora tutto da scrivere in maniera grandiosa e speciale.
Matteo Berrettini: curiosità
Matteo Berrettini, finalista agli US Open, ha tantissimo da raccontare. Ma quali curiosità contraddistinguono passato e presente del talento italiano? La prima riguarda il nonno paterno nativo di Firenze, città che lo lega particolarmente. Infatti Matteo è un sostenitore della Fiorentina, noto club calcistico militante in Serie A. Inoltre l’atleta ha un fratello minore di nome Jacopo, anch’egli tennista. Insomma, un legame che sicuramente lega in modo particolare i due non solo nel dna, com’è ovvio che sia. E chissà cosa ne pensa il romano del calciomercato fatto dalla sua amata “viola”…