Durante il Godin Day, ovviamente sono state tante le domande anche per Tommaso Giulini, presidente del Cagliari Calcio ed artefici del trasferimento del difensore in Sardegna.
Si inizia ovviamente sulla storia legata alla trattativa Godin: “E’ un onore essere qui con Diego, è un segnale forte, ha scelto noi, la città, l’isola intera. Ripeto, è un segnale sul fatto che il Cagliari vuole fare bene. Tutto è iniziato con una telefonata con Carli, che ha ricevuto una chiamata durante il finale dello scorsa stagione. Io ho avuto un aiuto anche da Nicolò Barella, da lui ho capito che ci potesse essere una possibilità. E’ stato portato avanti tutto con segretezza, sono stati bravi a non far trapelare nulla. Alla fine ci siamo riusciti, ci sono stati momenti in cui ho avuto paura che non potesse realizzarsi nulla ma Diego mi aveva detto che se mai avesse lasciato l’Inter sarebbe venuto da noi. Ho avuto tante trattative, da Kjaer lo scorso anno a Fazio quest’estate. Tutto ciò prima di sapere dell’arrivo di Diego. A posteriori sono veramente contento di non aver concluso prima per poter arrivare a Godin. Per me l’operazione migliore sia per rinforzarci dietro che dal punto di vista dell’esperienza. La trattativa con l’Inter non è stata semplice, anzi, è stata la parte più difficile, veramente complicata. Alla fine i due club si sono rispettati, ho apprezzato veramente tanto questo. Gli obiettivi delle parti erano diverse e siamo arrivati al giusto compromesso per entrambi. La difficoltà più grande era legata al problema che stiamo vivendo ora, legato al virus, e che quindi ha reso tutti un po’ più deboli. In un momento così drammatico la cosa più complicata è stata capire se effettivamente potessimo permetterci questo acquisti. Speriamo nel futuro, abbiamo deciso di prendere Diego lo stesso nonostante non potessimo permettercelo”
Sul mercato in uscita: “Sul mercato in generale posso dire che manca veramente poco ed è un momento complicato. Siamo tantissimi in rosa e dovremo cercare di mettere a segno qualche uscita, è la nostra priorità. Non ci saranno grandi uscite, perché manca poco tempo alla fine e quindi non si troverebbero i giusti sostituti. I giocatori che abbiamo preso sono stati presi in comune accordo con l’allenatore. Sono stati presi per giocare e speriamo che non debbano scaldare la panchina e basta. Se ci sarà qualche occasione last minute, come Nainggolan o qualche altro, cercheremo di sfruttarla nel migliore dei modi.
Nandez e Simeone sono giocatori che piacciono a Bielsa, piacciono molto al Leeds. Ripeto quanto detto prima, resteranno da noi perché il mercato sta arrivando alle fasi finali e non ci sarebbe il tempo per trovare i sostituti. Quindi non si muoveranno da Cagliari”
tanto chiacchierata trattativa Nainggolan: “Radja vi dico che ho rispetto per i tesserati delle altre società ed è giusto non parlarne ancora. Non è un nostro tesserato, sapete la situazione ad oggi. E’ uno dei centrocampisti dell’Inter ed è stato inserito nelle turnazioni di Conte. L’Inter lo ha pagato molto e loro non sono giustamente intenzionati a fare un’affare stile Diego o con lo stesso Radja lo scorso anno. Un’idea dell’ultima ora è quella di valutare magari l’inserimento di qualche nostro giovane, in modo tale da azzerare l’eventuale importo del suo cartellino. Ci stiamo ragionando, domani parlerò con il nostro direttore e vedremo. Bisogna poi anche vedere cosa dice l’Inter, perché non abbiamo richieste precise, non ci hanno detto un nome in particolare, nonostante stamattina ne abbia lette tante”