UEFA – Rischio Europeo 2016 a porte chiuse dopo gli attentati di Bruxelles

In seguito all’attentato kamikaze di ieri mattina all’aeroporto di Zavantem di Bruxelles alle 8.00 del mattino e le due bombe fatte esplodere nella mattinata tra le fermate della metropolitana di Maelbeek e Schuman, lo sport belga, ma non solo, sta decidendo in queste ore se fermarsi.
Dopo questi attentati e quelli di Parigi dello scorso novembre, la paura è tanta e l’UEFA sta decidendo come comportarsi con il prossimo Europeo ormai alle porte.

PERICOLO EUROPEO – L’allarme terrorismo è più forte che mai. Soprattutto da quando, il 13 novembre scorso, allo Stade de France è risuonato l’eco degli attentati che hanno provocato 131 a Parigi.
Nello stadio del PSG ci si è resi conto che il calcio non è esente dal terrorismo e che tutto lo sport è a rischio.
Così, dopo gli attacchi di ieri a Bruxelles, la UEFA inizia a temere per l’Europeo che si terrà in Francia dal 10 giugno al 10 luglio.
E’ proprio il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, ad evocare “l’alto livello di minaccia terroristica“. Dichiara poi: “Gli attentati di ieri ci ricordano tragicamente cosa ci troviamo di fronte. Non possiamo innalzare continuamente ciò che è un livello già molto elevato dagli attentati di gennaio 2015 (quelli di Charlie Hebdo, n.d.r.)”.

LE PAROLE DELL’UEFA – La Uefa cerca di distendere gli animi e ribadisce in una nota il suo impegno verso la sicurezza negli eventi sportivi: “Dopo gli eventi di oggi a Bruxelles, la Uefa intende ribadire il proprio impegno a mettere la sicurezza al centro dei preparativi per Euro2016. Tutti gli attori coinvolti nell’organizzazione del torneo continueranno a lavorare insieme, monitorando periodicamente il livello di rischio“.
La nota della federazione del calcio europeo continua: “Da oltre tre anni a questa parte, lavoriamo a stretto contatto con le autorità per elaborare i meccanismi più adeguati a garantire un torneo sicuro, adottando tutte le misure necessarie per la sicurezza di tutti i partecipanti“.

ABETE – L’allarme resta comunque alto ed a confermarlo è l’ex presidente della FIGC ed attuale vicepresidente dell’UEFA, Giancarlo Abete: “Le preoccupazioni sono doverose, è un problema che tutti sentiamo come cittadini prima ancora che dirigenti sportivi. Il problema della sicurezza è primario per tutti quanti noi, l’evento sportivo si colloca in una dimensione residuale rispetto al tema sicurezza verso tutti i cittadini. Per ogni evento sportivo c’è una titolarità in capo ai responsabili dell’ordine pubblico che va al di là di quelle che sono le titolarità e responsabilità degli organizzatori dell’evento. Dobbiamo riportarci alle decisione dei soggetti che hanno la responsabilità dell’ordine pubblico e della sicurezza. Gli ultimi due mondiali prima in Sudafrica, poi in Brasile per motivi diversi sono stati caratterizzati dal rischio di incidenti e tensioni sociali. E’ una realtà con la quale purtroppo il mondo dello sport deve convivere. Dobbiamo affidarci alle professionalità e sensibilità dei soggetti titolati ad assumere determinate decisioni: il rischio porte chiuse può esistere sempre perché parliamo di una competizione in cui l’evento deve avvenire. Non ci sono partite rinviabili ad altra data, in un torneo si sconta il fatto che determinate date sono funzionali al risultato finale del torneo. Tali eventi hanno già avuto un impatto negativo sul torneo: c’è una maggiore percezione di rischio, minor entusiasmo. Parliamo però di un torneo previsto per Giugno mentre adesso stiamo parlando di un’emergenza di queste ore. L’Italia agli europei gioca con il Belgio, dobbiamo cercare ognuno di fare la propria attività. Noi come dirigenti sportivi dobbiamo continuare ad operare con fiducia e preoccupazione. Capendo che sono battaglie che si vincono solo mantenendo uno spirito positivo“.

PROSSIMI IMPEGNI – Per quanto riguarda i prossimi appuntamenti sportivi la Federcalcio belga ha deciso di annullare la sfida amichevole contro il Portogallo prevista per martedì prossimo allo Stadio Re Baldovino di Bruxelles: “Siamo tutti uniti e il nostro pensiero va alle vittime. Il calcio oggi è irrilevante. Niente allenamento della nazionale“.

Per il momento non subisce cambi di programma la semi-classica belga “Attraverso le Fiandre“, gara ciclistica internazionale. Sul sito della manifestazione si può leggere il cordoglio degli organizzatori della “Dwars door Vlaanderen” alle vittime degli attentati terroristici ma rendono comunque noto che “la gara non è attualmente a rischio. Maggiori informazioni seguiranno a tempo debito“.
Per quanto riguarda il basket, verrà disputata regolarmente, ma con 24 ore di ritardo, la sfida tra Varese e Anversa, gara-1 dei quarti di finale di Europe Cup.