NAZIONALE – Le prime parole del nuovo ct. Giampiero Ventura

Il nuovo commissario tecnico dell’Italia, Giampiero Ventura, è stato presentato ufficialmente oggi alla stampa.
Le sue prime parole hanno regalato momenti di riflessione ed ha promesso di valorizzare gli esterni di talento, i quali possono cambiare il volto alla nostra Nazionale.
Ecco le parole dell’allenatore azzurro.

RIVOLUZIONE –  Le prime parole di Giampiero Ventura da commissario tecnico della Nazionale italiana hanno portato momenti di riflessione: “Il calcio va ad annate: un tempo in Italia nascevano tanti difensori, poi attaccanti, questo è il periodo degli esterni, da Berardi a El Shaarawy e Bonaventura, quanti ne vogliamo. Il problema è che il 3-5-2 li penalizza ed è un peccato non sfruttare questa qualità, perché alcuni di questi giocatori hanno qualità“.
Dunque, secondo il tecnico ligure, un’altra Italia sarà possibile soltanto nel momento in cui quei ragazzi che tanto si danno da fare lungo le fasce e saltano l’uomo non si limiteranno più ad essere dei buoni giocatori ma diventeranno tra i più forti al mondo nel loro ruolo. Così come è adesso il nostro reparto difensivo con i tre difensori centrali e il portiere, la BBC di Barzagli, Bonucci e Chiellini, più Buffon.

TALENTI – Ma chi sono gli esterni di cui parla Ventura? Il ct. ha promesso di dar loro lo spazio necessario per far sbocciare il loro talento.
Il più “vecchio” è Candreva che nel 2018, al Mondiale di Russia, avrà 31 anni e potrà comunque essere preso in considerazione.
Poi c’è El Shaarawy, tornato a Roma da calciatore vero, molto abile nella partecipazione al gioco corale e nei tagli.
Insigne è l’esterno ideale di un 4-3-3 in quanto riesce a sfruttare le triangolazioni con la mezzala sinistra e il centravanti. Al contrario, fa un po’ fatica da seconda punta.
Bernardeschi è l’uomo del sacrificio: ha giocato anche “terzino” alla Fiorentina nel 3-5-2. Questi continui cambiamenti di ruolo lo hanno portato a perdere un po’ di fantasia nel fare su e giù sulla fascia destra, ma potrà ritrovarla presto.
Berardi ha compiuto 21 anni da poco e, decidendo di restare al Sassuolo, guadagnerà sicuramente in presenze che gli permetteranno di migliorare ancora di più nel suo ruolo.
Bonaventura, nonostante sia da considerare non è più così giovane, non manca certo in personalità e potrebbe essere trasformato in mezzala da Montella.
La palla passa adesso a Ventura il quale dovrà scegliere il modulo giusto per valorizzare i propri giocatori oltre ad individuare i giocatori migliori per questo ruolo.

FUTURO – La cosa certa è che Ventura desidera che questa Nazionale torni ad essere protagonista: “L’Europeo ci ha dato la consapevolezza che attraverso l’unione si possono raggiungere risultati importanti. L’Italia li ha raggiunti e potevano essere anche importantissimi, non fosse stato per i rigori. Possiamo ritagliarci uno spazio da protagonisti. Ho una grande voglia e abbiamo bisogno di tutti. Saremo disponibili nei confronti di tutti. ma abbiamo una grande voglia di essere protagonisti insieme alla squadra. C’è stato un grande riavvicinamento del popolo italiano alla maglia azzurra“.