Secondo la stampa spagnola il Real Madrid sembra aver deciso: quest’estate pagherà i 32 milioni della “clausola di recompra” e riporterà al Santiago Bernabeu Alvaro Morata strappandolo alla Juventus dove l’attaccante gioca dall’estate del 2014.
Infatti, il mercato estivo della società blanca non rientra nelle due finestre di sospensione decise dalla sanzione cautelare della FIFA.
BIANCONERO FINO AL 2020 – Il giocatore madrileno ha da poco rinnovato il contratto con la Juventus fino al 2020 e gode di profonda stima e fiducia sia da parte di Massimiliano Allegri e della società che da parte dei tifosi bianconeri.
Tornare al Real Madrid significherebbe per il giovane attaccante giocare nella squadra della propria città ma, se questo può essere un punto favorevole al suo trasferimento, di contro resta il fatto che potrebbe tornare ad essere un problema per lui trovare spazio in una squadra dove già in passato era difficile trovare un posto da titolare. È chiaro, dunque, che passare da essere titolare e uno dei punti di forza della Juventus a riserva nel Real Madrid potrebbe non piacere ad Alvaro.
ZIDANE – A complicare il suo ritorno al Bernabeu ci sarebbe anche la presenza in di Zinedine Zidane. Infatti, il tecnico francese avrebbe una predilezione per Jesé già dai tempi in cui sedeva su quella panchina al fianco di Carlo Ancelotti. Ciò potrebbe significare che il suo eventuale ritorno in Spagna non comporti necessariamente un ritorno al Real Madrid.
PREMIER LEAGUE – Dunque il ritorno di Morata potrebbe non essere un’operazione volta ad infoltire l’attacco dei Blancos. Le sue buone stagioni con la maglia bianconera sono state notate da numerosi club europei, soprattutto in Premier League dove Liverpool e Manchester United hanno da tempo messo gli occhi sul giovane attaccante spagnolo. Entrambe le squadre sembrano essere disposte a mettere sul piatto fino a 50 milioni. Potrebbe essere un ottimo affare per Florentino Perez nel caso in cui decidesse di rivenderlo subito dopo aver acquistato interamente il suo cartellino.
