FOCUS – Ecco l’Italia che convince. E il Ranking Uefa sorride…

Cinque su cinque, è questo il bilancio che lascia in dote all’Italia questa trionfale giornata di Europa League, competizione spesso messa in secondo piano da media e società con conseguenze disastrose per il nostro Ranking Uefa e la nostra credibilità all’estero.
L’exploit tricolore dà infatti nuova linfa al nostro movimento, orfano da troppi anni di una presenza costante e abbondante in Europa, e dà un importante messaggio: il lento declino del calcio italiano può ancora essere fermato.

Anche il tanto discusso Ranking , considerato un  numero di scarsa rilevanza finché nel 2011 non ci fece perdere un posto Champions per consegnarlo alla più virtuosa Germania, non fa più così paura. Questa graduatoria infatti tiene conto del coefficiente Uefa (punteggio che premia le vittorie in Europa di una singola Nazione)  delle ultime 5 stagioni e per quanto riguarda l’anno sportivo 2014/2015 (che si calcolerà dal 2016/2017)  l’Italia è seconda solo alla Spagna di Barcellona e Real Madrid. 102, 5 contro 83, divario abbastanza netto ma che potrebbe ridursi o addirittura ribaltarsi visto che gli iberici, dopo aver perso la Real Sociedad ai preliminari di agosto, hanno dovuto salutare anche l’Athletic Bilbao, mentre l’Atletico Madrid di Simeone rischia seriamente di uscire dopo l’1-0 di Leverkusen. Certo è probabile che le due superpotenze abbiano ancora tanta strada da percorrere in Europa

Il nuovo corso deve partire anche da questi numeri, perché se è vero che stiamo parlando solo degli ottavi di finale, è innegabile che Tottenham e Bilbao potrebbero essere tranquillamente a giocarsi l’accesso ai quarti di Champions League, pertanto le imprese di Fiorentina e Torino non vanno sminuite così come quelle di Napoli, Roma e Inter senza dimenticarsi della Juventus che ha vinto il primo round contro il Borussia Dortmund. Proprio in queste squadre si racchiude lo spirito che il nostro calcio deve portare avanti: dalla capacità di soffrire dell’Inter, al cinismo della Fiorentina, passando dalla (nuova?) concretezza del Napoli al cuore di Torino e Roma.
Paradossale che questo exploit si manifesti proprio in concomitanza con le tristi vicende legate al Parma, ultima squadra del Belpaese ad aver vinto in questa competizione e che avrebbe dovuto partecipare anche a questa edizione.

La storia però è andata diversamente e per una volta conviene concentrarsi sugli aspetti positivi: se non ci saranno deviazioni sul percorso intrapreso quest’anno, l’Italia può guardare con ottimismo al futuro e il Ranking Uefa tornerà ad essere soltanto un numero.

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