BOXE – Joshua VS Klitschko: C’è una nuova stella, e una nuova leggenda dei pesi Massimi

Joshua vs Klitschko è il match dell’anno, aspettato da un anno, che si ricorderà negli anni. Il pugile inglese è il nuovo Super Campione WBA, IBF, e IBO dei pesi Massimi. Wladimir Klitschko perde per la quarta volta in carriera per KO, e forse l’ultima.

La bolgia, descritta nell’inferno Dantesco raccoglie i dannati per frode. Questa bolgia, raccoglie intorno al ring il massimo del calore per Anthony Joshua e Wladimir Klitschko. Il Wembley Stadium accoglie 90.000 spettatori, paganti, e Seven Nation Army è ancora una volta l’inno del pugilato, moderno, inglese. “Let’s get ready to Rumble” di Michael Buffer alza il sipario su uno spettacolo visto raramente nella categoria dei massimi in questi ultimi decenni.

Ogni strategia, ogni movimento studiato un allenamento, ogni colpo preparato nei giorni precedenti, si sagoma in due strutture fisiche perfette che si muovono sul ring. Si guardano e continuano il loro studio nel varco e nell’attimo perfetto. Quando il suono della prima campana si diffonde nello stadio, nessuno crede che il match possa avere una storia diversa da quella prevista. Parte bene Klitschko, che incalza, da centro ring, il suo avversario. Ma qualche colpo lo si vede partire dalle possenti braccia dell’inglese.

Fase, equilibrata, di studio terminata con un leggero vantaggio per il pugile di casa. La seconda ripresa accende il match fin dai primi secondi quando Wlad sorprende Anthony con un diretto destro al volto, pesante, ma nonostante la pressione continua Joshua non si fa intimorire e tenta una risposta con lo stesso colpo. L’Ucraino riporta la parità aggiudicandosi il round grazie alla velocità ed alla forza del suo diretto.

Ritorna l’equilibrio nel terzo e nel quarto round con una leggera prevalenza per Joshua, che continua a costeggiare il ring, lasciando il centro al quarantunenne Ucraino. Nel quinto round una azione eccezionale, precede un colpo micidiale per Klitschko, che va al tappeto e riceve un conteggio. La risposta del vecchio leone è inaspettata per Joshua, che subisce l’attacco per la restante parte della ripresa. Una ripresa infinita, culmina con un vantaggio per Joshua, ma sicuramente non un round da 10 per lui (n.d.r.).

L’azione che ha portato all’atterramento Klitschko sembra pesare più sulle braccia di Joshua che sulle gambe dell’ucraino, che a sua volta trova, nel sesto round, il coniglio nel cilindro e atterra il pugile di casa. Un diretto destro micidiale toglie le forze all’inglese che viene contato dall’arbitro. 10-8 per Klitschko, e incontro riportato quasi alla stabilità iniziale. Spettacolo infinito e quasi inaspettato.

Il settimo e l’ottavo round riportano l’ex campione mondiale a dominare sul giovane talento inglese. I due round precedenti hanno stremato Joshua. Il dispendio di forze per contrastare la furia e l’impeto dell’ucraino nel quinto round e l’atterramento, poi nel sesto, con continuo assedio hanno destabilizzato Anthony ed anche un pò il pubblico, che inizia a rivolgere il suo applauso anche a Wlad. Ma l’applauso va allo spettacolo offerto da questi due grandissimi pugili.

Dopo la sfuriata delle riprese centrali, con atterramenti e conteggi il match sembra ritornare in fase di equilibrio, e Joshua sembra essersi ripreso conquistando il nono round. Il pugile Inglese, che mai era arrivato oltre la settima ripresa, viene incalzato subito al decimo round dal nonnetto Ucraino che si riporta in leggero vantaggio. Vantaggio amplificato dal nervosismo che si palesa al volto di Joshua ed dalle parole rivolte durante il match al suo avversario.

Scatta qualcosa in Joshua nel minuto di pausa tra la decima e l’undicesima ripresa. Inizia a pensare che, forse, arrivando all’ultima campana non possa meritare la vittoria. Possa perdere la sua imbattibilità e dare atto alle parole del caro amico Wladimir. Il guizzo di orgoglio che solo un gran campione può permettersi. Un minuto interminabile, dove passano davanti agli occhi gli eventi della carriera, ogni fotogramma di mani alzate al cielo, la medaglia d’Oro vinta proprio a Londra. In cuor suo sa che questo sarà l’ultimo round, l’undicesimo.

…Fuori i secondi…

Inizia l’undicesimo ed ultimo round. Anthony alza lo sguardo, tira sù dalle narici tanta aria, quanto basta per portare più ossigeno al cervello. Aumenta l’adrenalina, il sangue inizia a circolare più velocemente nelle vene. Poi apnea totale. Parte l’attacco con una serie interminabile di colpi che accompagna Klitschko per la prima volta al tappeto. Il montante iniziale in pieno volto sembrava però essersi incrociato con un pilastro di cemento armato. Ma Joshua ci crede e continua a crepare quel pilastro. La leggenda inizia a cadere, la prima volta, poi la seconda. Si rialza ancora l’ucraino che è stremato. Vuole finire in piedi il match. Non ci riesce.

Ancora un ultimo assedio di Joshua che al minuto 2.25 alza le braccia al cielo e diventa il nuove Super Campione dei pesi massimi. E’ la nuova stella, è lui l’uomo da battere. Onore al vinto che consegna di fatto lo scettro dopo decenni di dominio incontrastato.

Joshua vs Klitschko sarà ricordato come uno dei match più spettacolari dei pesi massimi negli ultimi anni. Joshua vs Klitschko sarà ricordato per la spettacolarità dell’incontro, per il calore del pubblico, per i 90.ooo, per il quinto round, per il sesto. Joshua vs Klitschko è il match che accende una stella e conferma una leggenda.