I migliori colpi di mercato del Perugia di Luciano Gaucci

Il calcio ha ripreso a correre. Dopo due anni in cui gli stadi hanno dovuto rinunciare al calore del pubblico e le competizioni sono state costrette a fermarsi a più riprese, il mondo del pallone è tornato alla (quasi) normalità. Sia le serie maggiori che i campionati dilettantistici hanno riservato sorprese in sede di mercato, con acquisti di giocatori importanti e allenatori navigati in cerca di nuove avventure.

Per molti, però, il calcio di oggi ha perso un po’ del sapore e dell’imprevedibilità che lo contraddistingueva nei decenni passati, soprattutto se si rimane all’interno dei confini italiani. Rimanendo in tema, nel 2020 venne a mancare Luciano Gaucci, storico patron del Perugia e uno dei massimi esponenti di quel calcio che ricordiamo con nostalgia.

Luciano Gaucci si presenta al pubblico perugino nel lontano 1991, anno in cui il Perugia è relegato in Serie C1. Quello in cui l’ex imprenditore romano si ritrova a operare è un calcio profondamente diverso rispetto a quello che conosciamo oggi. È il calcio dei grandi proprietari come Silvio Berlusconi, che aveva portato il Milan sul tetto del mondo; è il calcio in cui il calendario non è ancora estremamente fitto come quello di oggi e che per molti ha effetti sui calciatori, perché in Serie A militano 18 squadre e non ancora 20; infine, è il calcio in cui l’Italia è un punto di riferimento in tutto il mondo. A quell’epoca, infatti, i migliori giocatori del mondo militavano nelle più grandi squadre italiane e il Perugia di Gaucci contribuì e non poco ad accrescere il livello della Serie A.

Oggi, quindi, siamo qui a raccontare i migliori colpi di mercato di un personaggio divisivo, protagonista anche di vicende controverse ma che durante il suo mandato ha regalato ai suoi tifosi numerosi colpi a effetto.

Hidetoshi Nakata

Questa lista si apre con uno dei giocatori più talentuosi del panorama italiano negli anni ’90 e 2000. Il giapponese di Yamanashi viene individuato dagli scout perugini nell’estate del 1998. In un campionato certamente inferiore rispetto a quelli europei, le doti di Nakata spiccavano in maniera cristallina e Gaucci non ci mise molto a mettere mano al portafogli. La spesa totale, di 3 milioni e mezzo di dollari, era irrisoria anche per l’epoca se si considera l’impatto che il giapponese avrebbe avuto in Serie A. Nei due anni con la maglia del Perugia Nakata segna ben 12 gol, bottino piuttosto ricco per un centrocampista.

Fabrizio Miccoli

Parlavamo di gol e non potevamo non citare l’esperienza del bomber pugliese in casacca rossa. Miccoli sbarca al Perugia nel 2002 in prestito, dopo essere stato acquistato dalla Juventus. Il suo anno alla corte di Gaucci è scandito da alti e bassi. In campionato il suo bottino è buono, con 9 gol segnati su 28 apparizioni, mentre in Coppa Italia Miccoli vince in titolo di capocannoniere con 5 marcature. Purtroppo, il rapporto con Gaucci non decollerà mai e Miccoli si aggregherà alla Juventus di Luciano Moggi. Anche in quel caso, la sua avventura sarà scandita da qualche litigio di troppo.

Fabio Grosso

“Goooool, gooooool, goooool, Grosso, Grosso, gol di Grosso, gol di Grosso, gol di Grosso, manca un minuto, manca un minuto!” Leggendo il nome dell’ex terzino della nazionale alla maggior parte dei lettori sarà tornata in mente l’esultanza di Caressa contro la Germania, durante il Mondiale del 2006. Quella competizione è l’apice della carriera di Fabio Grosso ma forse non tutti sanno che la sua parabola ascendente comincia proprio dal Perugia di Luciano Gaucci. La squadra allenata da Serse Cosmi era una compagine spesso protagonista in Serie A. All’epoca Grosso viene inizialmente provato come fluidificante in un 3-5-2 ma col passare dei mesi Cosmi lo arretra in una linea a 4. Sarà la svolta del suo viaggio professionale, che lo porterà prima al Palermo e poi anche all’Inter e alla Juventus.

Gennaro Gattuso

Tutti identificano come una bandiera del Milan. Legittimo, se si considerano le pagine di storia che Gattuso ha scritto con la maglia rossonera. Eppure, Gennaro è cresciuto nelle giovanili del Perugia, con cui ha esordito nell’ormai lontano dicembre 1996. All’epoca Gaucci aveva appena fatto il suo ingresso nel mondo perugino ma con un po’ di fortuna e grazie all’aiuto della precedente gestione si era ritrovato un campione in casa. Un campione “differente”, che non spiccava certo per gol e assist, ma che con la sua corsa e la sua grinta ha rappresentato una risorsa indispensabile per il Milan e la Nazionale.

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