LegaBasket-Final Eight: ecco i verdetti dei quarti di finale, Milano al cardiopalma, Sassari batte Avellino, Brescia e Reggio di prepotenza

Spettacolo doveva essere, spettacolo è stato, fin da subito. Del resto la posta in palio è molto elevata per non osare, gettando sul parquet energia e atletismo. Tuttavia dove il fiato, le gambe, la tecnica o, che dir si voglia, la tattica non arrivano, servono due organi fondamentali anche nella nostra opaca quotidianità: la materia grigia ed il cuore, nonché intelligenza e sentimento. Senza tali peculiarità la pallacanestro, sport razzista, non perdona, mettendo a nudo ogni singolo aspetto negativo sia a livello personale, che di squadra. Uno sport che obbliga a superare i propri limiti anche se, molte volte, alla fine della fiera, il risultato è sempre avverso alle aspettative, beffardo e silente come il fato. Dopotutto, non è importante quello che ci sarà alla fine della corsa, ma l’importante è ciò che provate mentre correte.” Siamo certi, allora, che il meglio deve ancora venire, il Polo Fieristico di Rimini, sarà ancora il teatro di quelle emozioni, scaturite solamente dalla “palla a spicchi.”

REGGIO EMILIA-CAPO D’ORLANDO 63-61

(14-16;35-33;50-51;63-61)

Le danze vengono aperte da due formazioni ben organizzate, composte da un solido organico, basato su un nucleo storico i giocatori. La sfida viaggia, sin dalle battute più embrionali, sui binari dell’irrazionalità, Reggio Emilia fatica ad entrare nel pitturato avversario, chiuso in maniera encomiabile da Mario Delas e Dominique Archie. Tuttavia l’Orlandina paga la differenza fisica ed atletica sotto le plance, sopperendo alla potenza di Riccardo Cervi e Jalen Reynolds, i quali consentono sicure ulteriori conclusioni, sfruttate al meglio dagli esterni biancorossi, in particolar modo, Pietro Aradori e Rimas Kaukenas risultano letali dall’arco. L’ingresso di Tommaso Laquintana, in cabina di regia, crea numerosi grattacapi sia ad Andrea De Nicolao che a Derek Needham, innervosito dall’intensità difensiva del giovane avversario. Gli ultimi 15′ sono molto tirati, i siciliani provano a scappare più volte, ma gli uomini di Max Menetti, guidati da Rimas Kaukenas, acciuffano per il rotto della cuffia la gara, riuscendo a strappare il passaggio del turno negli ultimi frangenti di gioco.

Reggio Emilia: Aradori 11 pt. (3 ass.);Cervi 10 pt. (3 r.)

Capo d’Orlando: Archie 14 pt. (5 r.); Delas 10 pt. (8 r.)

MILANO-BRINDISI 77-75 

(28-18;45-44;61-61;77-75)

Meo Sacchetti ha rischiato nuovamente di essere la bestia di nera di un’Olimpia Milano, che ha ottenuto il passaggio del turno grazie ad una generosa dose di fortuna. Dopotutto gli uomini di Jasmin Repesa, alla fine del primo quarto, pensavano di aver già risolto la pratica. Nulla di più sbagliato, come cantava Antonello Venditti: “Quando pensi che sia finita, è proprio allora che comincia la salita.” Sì, perchè i pugliesi mettono sul rettangolo di gioco un carattere ed una determinazione inaudita, dove, tra gli altri, si distingue anche Daniel Donzelli, astro nascente della pallacanestro italiana. Nessuna sudditanza psicologica nei confronti dei meneghini, i quali però hanno avuto una lieve supremazia in area, che ha consentito poi loro di trovare un canestro a fil di sirena con Milan Macvan. La regolarità del canestro? Ai posteri l’ardua sentenza, parecchi dubbi rimangono. All’Enel non bastano le prestazioni sontuose di Durand Scott, Robert Carter e Amath M’Baye.

Milano: McLean 14 pt. (7 r.); Sanders 12 pt. (4 r.)

Brindisi: M’Baye 15 pt. (9 r.); Scott 15 pt. (2 ass.)

AVELLINO-SASSARI 68-69

(22-13;38-39;54-56;68-69)

Altro incontro, altro risultato in bilico fino al 39′, a testimonianza di quanto la Coppa Italia sia veramente una competizione equilibrata ed impegnativa. Sembra di rivedere la stessa pellicola che ha avuto protagonisti Milano e Brindisi nella giornata precedente. La sfida che inaugura la seconda giornata è infatti molto simile alla trama appena citata. Avellino al 10′ si ritrova a gestire un vantaggio abbastanza corposo, ma i sardi non demordono e, guidati offensivamente dalla premiata ditta Rok Stipcevic-Trevor Lacey, riescono a ricucire lo strappo, affondando anche il sorpasso, che consente ai biancoblu di andare a riposo con una sola lunghezza di vantaggio. La seconda frazione di gioco si fa spumeggiante, nessuna delle due formazioni ottiene saldamente il pallino del gioco, la tensione si taglia a grosse fette. Sassari tenta più volte la fuga decisiva, ma l’emorragia viene fermata dai canestri di Joe Ragland e Adonis Thomas, i quali si caricano sulle spalle la squadra. Sarà proprio il playmaker di Springfield a fallire il buzzer beater sulla sirena, la Dinamo conquista il rimbalzo e vola in semifinale.

Avellino: Ragland 16 pt. (3 r.); Thomas 16 pt. (11 r.)

Sassari: Stipcevic 15 pt. (3 ass.); Lacey 14 pt. (7 r.)

VENEZIA-BRESCIA 68-76

(15-25;37-42;55-56;68-76)

Il ruggito della Leonessa riecheggia anche in Romagna, ammutolendo anche le velleità di una Reyer troppo timida e discontinua, nell’arco dei 40′, per poter sperare di superare i lombardi. Tuttavia la truppa di Walter De Raffaele non ha saputo capitalizzare al meglio le poche occasioni concesse dalla retroguardia del Basket Brescia, che, salvo ad alcune sbavature, ha retto in maniera eclatante le ondate offensive degli avversari. Venezia, oggettivamente, deve farsi un esame di coscienza. Troppe le disattenzioni avute sul pick and roll tra Luca Vitali e Jared Berggren, i quali hanno penetrato indisturbati, per tutto il primo quarto, il pitturato lagunare come un coltello caldo in un panetto di burro. Il sodalizio della presidentessa Graziella Bragaglio ha trovato energie e risorse anche in Franko Bushati, autore di una dignitosa prova difensiva, mentre David Moss si è confermato il leader carismatico della formazione di Andrea Diana. La Germani vince meritatamente, il successo è solamente il frutto del duro lavoro. Monumentale per la Serenissima Michael Bramos.

Venezia: Bramos 22 pt. (1 r.); Haynes 8 pt. (5 ass.)

Brescia: Landry 19 pt. (6 r.); Burns 15 pt. (7 r.)

Il programma delle semifinali, sabato 18 febbraio:

Reggio Emilia-Milano (ore 17:30)

Sassari-Brescia (ore 20:45)